COMUNE ACCADEMIA

Comune accademia in sintesi


L’idea di partenza è che la Cultura è un bene comune. 


Mettere insieme saperi che possano fermentare.


Costruire futuro











Comune Accademia – aprile


Alle nostre spalle
A Leucippo – filosofo greco  inventore della scuola filosofica atomista  o del materialismo antico,
alla sua scuola filosofica a cui altri filosofi aderirono (Democrito, Epicuro,  Leonzia, Lucrezio) apportandovi  concetti, precetti ed affetti significativi che molta importanza hanno per noi moderni, in realtà oramai tardomodenrni, per ricercare quella felicità materiale e insieme esistenziale smarrita.
“nulla fuori dalla fisica, essa comprende l’etica (gli affetti, le relazioni umane e sociali), l’estetica (i precetti, le poetiche, la sensibilità, la sensualità) e la logica (concetti, pensieri, immaginazioni).”
(pino de march)
2° assemblea Comune Accademia

Venerdi 19 aprile – dalle ore
19 alle ore 23
HuB – via L. Serra 2/G
La Comune Accademia è il
luogo dove si progettano le attività da sviluppare in seno all’associazione.
Possono partecipare tutti i soci che desiderano contribuire con idee e progetti.
L’assemblea, che viene indetta con scadenza mensile, ha il compito di fare il
punto del “cantiere cultuale” e rinnovare il progetto complessivo.
Ad oggi il nostro
“cantiere culturale” ha toccato alcuni territori frutto del sapere collettivo
elaborato a partire dalle singolarità in relazione; ci sono stati momenti di
intenso impegno, di ricerca, di passione e di pazienza per far emergere nuove
forme di conoscenza affini, il più possibile, ad una visione attiva della
cultura.
Temi in cantiere:
– Corso di fotografia
(Salvatore ne illustrerà il progetto)
– Corso di integrazione
delle personalità interne (Claudio ne illustrerà il progetto
– Dipartimento della terra
(breve relazione sullo stato del progetto)
– Dipartimento di poesia e
canto poetico (costituzione e proposte laboratoriali)
– Ciclo di osservazioni su
resistenza e attualità politica(tra aprile e maggio: democrazia diretta,
lavoro, partecipazione etc.) e l’esperienza umana del nomadismo
———————
Di seguito un estratto in
forma libera perché ci piace andare oltre la formalità delle parole tutte in
ordine, e dunque presuntuose. Una rivolta alla stessa forma, al registro usato
qui poche righe sopra. Il messaggio che riesce a veicolare la lingua franca di
Pino non si può tradurre; ed è efficace perfettamente già così com’è.

verbale-poetico:

Quando ci siamo immaginati la Comune Accademia – le immagini
che emergevano caotiche ed appassionate nelle nostre menti  inquiete,  spaesate, 
ricercanti  strade,
sentieri  nuovi da percorrere –
erano  visioni di interattività in
spazi aperti, decolonizzati  
da aggregazioni coatte  o da
dimensioni frammentate o disperate.
Simon Weil che sarà una filosofa attiva che ci accompagnerà
nel mese di maggio –con il suo manifesto per la soppressione dei partiti  politici – (intendendo  con essi tutte le istituzioni  reificanti ed alienanti le forme della
vita  del Novecento) proponeva la
creazione “di spazi condivisi di 
ricerca ed azione che dovrebbero essere mantenuti sempre in uno stato
costituente di fluidità “(mantenere una lingua e una prassi  attiva ispirata semanticamente al participio
presente o del partecipare presente mai 
farsi catturare dalle paura nei participi passati – partiti).  
Una frase surrealista  presente nel manifesto costitutivo di
Radio Alice -1975 – radio-attiva 
che orientava i movimenti esistenziali e politici della seconda metà
attiva del secolo scorso era : “non sarà la paura che ci farà ammainare  la bandiera dell’immaginazione” e a questo
si aggiungeva che “i testi comuni sono sempre l’iscrizione del nostro agire
singolare”. 
E la dimensione costituente – rimanderebbe sempre alla
reciprocità o reciproca amicizia – non intesa in senso moderno di filia
particolare  ( di parte) ma in
senso antico di filia (comune relazione tra le parti) , di condivisione di
affetti, percetti e concetti 
(spirituali  e materiali ).
Una capacità costituente – presente – nelle situazioni  di movimenti  contemporanei 
(occupy, no tav, abitare la crisi, no mous …no……….no….), quei no non
rimandano ad una semplice presa di distanza ancora coatta di partiti (o parti)
ma ad una conoscenza delle trasformate della realtà che abitiamo (corpi e città): una prassi di conoscenza, ricerca, azione che ripercorre
all’indietro la modernità capitalista e riscopre i propri commons – non reificati
ed  alienati.
Essere militanti 
o ricercatori non di parte o di una qualche parte (individualista o di
setta o di appartenenze particolari) ma del tutto in relazione.
Individuazione contro comunicazione (di massa o di parte).
Solitudine pensante 
e comunanze corporee attive contro isolamento mediatico (social
network  teleguidati).
Nella Tomba per Edipo – lo psicanalista miltiante Felix
Guattari distingueva gli agglomerati sociali (gruppi  o istituzioni che fossero)  tra istituzioni totali assoggettate  (ad un capo, ad una ideologia-come
morta filosofia- religione o conservazione-burocratica o tecnocratica ) e
gruppi-soggetti –come spazi di interazione inter-individuale o
trans-individuale cui ritrovare la soggettività  sottratta per secoli (in una nuova forma di servitù
volontaria o coatta che sia, ma anche capacità di sottrazione alle nuove forme di
compulsività (consumistiche)  o
conformiste-trasgressive delle reti –Homofie (mi piace o non mi piace) in una
nuova forma di afasia –senza voce -tecnologica (nei nuovi social forum – coatti
a qualche capo al di là della rete).
Dalle 21 alle 23
Comune accademia come spazio aperto alla città di un nuova
circolazione di saperi e conoscenze individuate nella comunanza (dalla
singolarità alla comunanza dalla comunanza alla singolarità di nuove
preparazione notte di resistenza ed indignazione del 24 aprile (poesia, musica,
canti, e testi storici)
Pino de March per COMUNE ACCADEMIA





Comune Accademia – marzo

Alle nostre spalle
A Leucippo – filosofo
greco  inventore della scuola
filosofica atomista  o del
materialismo antico,
alla sua scuola filosofica a cui altri filosofi aderirono
(Democrito, Epicuro,  Leonzia,
Lucrezio) apportandovi  concetti,
precetti ed affetti significativi che molta importanza hanno per noi moderni,
in realtà oramai tardomodenrni, per ricercare quella felicità materiale e
insieme esistenziale smarrita.
“nulla fuori dalla fisica, essa comprende l’etica (gli
affetti, le relazioni umane e sociali), l’estetica (i precetti, le poetiche, la
sensibilità, la sensualità) e la logica (concetti, pensieri, immaginazioni).”
(pino de march)

Comune Accademia

A noi di fronte
Assemblea della Comune
Accademia
Percorsi di progettazione della C.A.:  
Giorno 1° marzo 2013
alle 20,00 si è riunita la Comune Accademia per raccogliere i progetti,
singolari e comuni da attivare prossimamente:  didattiche, ricerche, sperimentazioni, trasformazioni.
Alla Comune
Accademia può partecipare chiunque dei soci che intenda proporre idee per agire
criticamente nella realtà (con ogni registro, codice, poetica, ecologia,
scienza, tecnica, arte, mestiere, pensiero e dispositivo).
La Comune
Accademia, per quanto indicato nello statuto di Comuni Mappe, è un’istituzione
autonoma  dall’esecutivo ma non
dall’assemblea generale dei soci, a cui tutti e tutte le attività devono
rispondere. La Comune Accademia troverà nel corso di questo primo incontro la
forma di autogoverno più adeguata attraverso la discussione interna
all’assemblea.
Paolo, apre
l’assemblea dei soci comunardi e chiarisce che la docenza e la ricerca sono
qualità proprie di ogni essere umano critico ed indipendente dalle strutture
che tendono a governare (dominare) con un superficiale consenso (mediatico ed
elettorale).
A tale proposito propone di creare un laboratorio
permanente di sperimentazione ma anche di osservazione delle forme emergenti di
democrazia diretta, partecipata e di vicinato
(con l’avvio di un dipartimento della democrazia partecipata) sia
adoperando criticamente i nuovi media ma anche in presenza (strade, piazze,
gruppi, assemblee) per estendere l’esperienza di nuove pratiche di
auto-determinazione locale, inter-locale e globale.
Per facilitare
la partecipazione diretta bisogna ridurre i bisogni narcisistici (io sordo agli
altri), orientarsi al dialogo (o alla conversazione, al confronto), apprendere
la cooperazione, sperimentare forme di aggregazione che rispondano ai bisogni
materiali, alle critiche verso le forme di dominazione;  alle necessità territoriali (ecologia e relazioni
aperte).
Paolo propone inoltre un laboratorio aperto agli
student* che devono sostenere l’esame di stato (o maturità).
Aprire alle loro esigenze la sede dell’Accademia, ascoltare i loro
elaborati, le tesine e gli argomenti che intendono portare all’esame. Gli
incontri si dovrebbero svolgere in forma interdisciplinare, in primis partendo
dagli studenti soci, per arrivare ai loro compagni e a tutti coloro che hanno
bisogno di aiuto (ad es. per condizione sociale) nel territorio.
Pino (partendo dalla
crisi sistemica contemporanea, dall’apocalisse culturale odierna) propone di riflettere ad ampio raggio sulla
nostra società (
cioè sugli elementi fisici – materiali, simbolici e
culturali: Terra, Acqua, Aria, Fuoco, Libertà, Uguaglianza, Fraternità,
Sorellanza) al fine di trovare una
ri-combinazione di questi fattori e rendere le nostre vite e le comunanze degne
di essere vissute (
una rinascita che passi attraverso una profonda
rivoluzione antropologica e culturale).
Pino propone tre percorsi di cooperazione
didattico/culturale possibili:
A) Filosofie:
Pensiero
libero e laico, sfida corpo a corpo con le religioni (con le imposture
religiose) e in particolare con la religione cristiana cattolica che tende a
soffocare integralisticamente la società italiana, essendo la più esposta per
motivi di vicinanza allo stato vaticano.
Programma
filosofico e culturale per attrezzarsi contro il clericalismo ed il moralismo e
per garantire uno sguardo laico, plurale e diversificato al fine di intendere
la religiosità nella sua dimensione etica, antropologica e non teocratica.
Argomenti, trattati e trattative culturali:
Libertinismo
francese: le figure più rappresentative. Per iniziare sarà proposto Cyrano di
Begerac, la figura e le opere.
Il naturalismo
rinascimentale: Bruno, Vanini, Campanella, Telsio. Inoltre i filosofi bruniani
o freethinkers (Spinoza ed altri).
Le scuole
filosofiche orientali (Taoismo, Buddismo tibetano e Zen, Tantrismo).
Le scuole
filosofiche antiche (Epicuro, gli stoici, i cirenaici).
Le
persecuzioni dei cristiani (legittimate da Agostino detto “santo”):
Ipazia, le donne sagge o streghe, l’inquisizione, l’integralismo.
L’illuminismo:
Voltaire, Montesquieu, Kant.
Il sensismo:
Hume.
La
fenomenologia: Husserl, Merleau Ponty, Hannah Arendt, Jaspers.
Marx e i
marxiani eretici: Bloch, Adorno, Benjamin, Gramsci, Sartre, Marcuse, la scuola
di Francoforte, Jnas, Korsh, Luxemburg, Negri, Bologna, Berardi, l’operaismo e
il post-operaismo, i situazionisti (Debord e Jappe). Infine i movimenti
politici e sociali affermativi, creativi, critici, antagonisti e i social forum
a cavallo tra XX° e XXI° secolo.
Inoltre:
neopositivisti (Wittgenstein), strutturalisti (Fucault, Deleuze), epistemologi
(Feyrabend, Capra).
I pensatori
critici della modernità contemporanea: Ivan Illich, Mc Luhan, Lapassade.
B) Psicanalisi e neuroscienze.
La psicanalisi
freudiana (Freud, Klein ed allievi)
Le psicanalisi
eterodosse (Lacan, Fromm, Binswanger, Laig, Jung, Basaglia, Antonucci, Guattari
ecc.
Neuroscienze
(Damasio, Robertson, Denett, Le Doux).
C) Poesia come ricerca di nuove forme di vita
esistenziale e di impegno civile.
Una prima
bozza di dipartimento poetico apre i battenti dalla collaborazione di Pino e
Antonietta che promuoveranno dei laboratori.
Saranno
trattati tra gli altri: Leopardi, Ungaretti, Montale, Baudelaire, Brecht,
Anceschi, Zanzotto, Pasolini, Roversi, Fortini, Sanguineti, Gatto, Majakovskij
ecc.
Claudio propone un laboratorio di
psico-socio-analisi dal titolo “Alla ricerca delle coccole perdute”.
Il laboratorio si articolerà in alcuni interventi e saranno
utilizzati l’esperienza del terapista Giacobbe, del metodo transazionale
(Berne), della teoria dell’integrazione della personalità (bambino, adulto,
genitore) ed infine della pratica che si ricava dai giochi di ruolo.
Barbara propone un laboratorio “teatro
dell’oppresso”.
Serie di incontri di teatro/forum
dove i partecipanti fanno emergere contesti esistenziali comuni, problematiche,
oppressioni personali o che investono una data comunità al fine di contribuire
alla risoluzione attraverso la comunicazione, l’espressione, la condivisione,
l’aggregazione, nelle forme comiche, tragiche e drammatiche.
Infine si costituisce sin da subito il Dipartimento
della Terra
che si occuperà di curare degli
appezzamenti messi a disposizione da alcuni soci comunardi e collocati
all’interno degli orti comunali gestiti dall’associazione “ANCESCAO”.
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BOZZA DI MANIFESTO PER LA COSTITUZIONE DELLA COMUNE ACCADEMIA


Le condizioni per la trasformazione della società, per la nascita di nuove istanze di liberazione, partono dalle iniziative di singoli o gruppi che realizzano momenti e iniziative concrete atte a spianare la strada alle stesse istanze premesse.

Una vocazione forte deve spingerci a trovare il modo e centuplicare gli sforzi per far ridere e pensare e permettere a tutti di appropriarsi degli strumenti di conoscenza per essere autonomi e consapevoli. Scardinare la strategia del potere oppressivo della finanza e dirigenza politica, intenta a distogliere e impegnare le persone a parlare di altro rispetto alla sostanza delle questioni. 

La conoscenza non si apprende solo leggendo o solo ascoltando, serve l’uno e l’altro e la capacità di connettere entrambe fuori dalla dittatura del soggettivismo assoluto, ricomponendo un’idea di comunità che all’identità affianchi la disponibilità di rivedere certezze e aggiustare la direzione intrapresa. 

La Comune Accademia (C A) rappresenta la sintesi delle intenzioni e dell’operatività di Com-uni-mappe, la parte preponderante della vita dell’associazione, la sede per la realizzazione dei suoi massimi scopi. 
Per C A si dovrebbe intendere un luogo dove si raccolgono idee e si incontra il sapere dei singoli per dare origine a iniziative culturali. Insomma un circuito in continua rielaborazione in un moto di instabile creatività e tellurica visione del mondo.

ORGANIZZAZIONE
L’assemblea promossa per dar vita alla C A nomina alcuni coordinatori i quali si incontrano con cadenza regolare e organizzano la comunicazione e gli incontri della Comune Accademia. 

Come operano i coordinatori per dare senso al tutto?
1) Formalizzano i progetti proposti e mettono in comunicazione gli aderenti all’Accademia. Dunque si occupano della comunicazione interna alla C A e del sito dedicato alle sue attività.
2) Animano il dibattito proponendo a loro volta, e con la sensibilità di indirizzarsi ai soggetti che possano realisticamente trovare interesse in merito, materiale da leggere e discutere.
3) Stimolano la realizzazione dei progetti in corso.
4) Prendono parte per accompagnare (anche nell’entusiasmo) i progettisti.
5) Organizzano corsi di scrittura utili a stilare le tesi e gli articoli prodotti nei seminari.
6) Promuovono temi da sviluppare in ricerca-azione.

Nella fase matura della C A nasceranno i dipartimenti della conoscenza, aree autonome di elaborazione del sapere. Si tratta di un processo che richiederà tempi medi. Nella prima fase inevitabilmente la direzione sarà a senso unico, mentre innescato moto dinamico, l’Accademia potrà agevolarsi delle risorse dei dipartimenti e viceversa.
La partecipazione all’Accademia non deve richiede il sottoporsi a estenuanti riunioni, ma a un impegno fatto di riflessioni e corrispondenze che abbiano il respiro di una elaborazione alta e la prospettiva di lungo corso. Non più di un incontro al mese e una certa mole di materiali da leggere e commentare nel proprio luogo di studio.
presupposti istituenti:
“I principi di associazione non possono essere disgiunti dalle passioni, che attribuiscono alla mente specifiche inclinazioni. Le relazioni permettono alla mente di andare oltre il dato percepito, le inclinazioni, da parte loro la limitano e ne orientano l’operatività indirizzandola verso idee od oggetti privilegiati. Si tratta della cosiddetta parzialità, concetto centrale nel pensiero di Hume, dal punto di vista sia della teoria della conoscenza sia della riflessione politica. Per il filosofo scozzese infatti a caratterizzare l’uomo o l’umano (o l’essere individuato) non è tanto l’egoismo – come sostenuto da una delle linee forti della tradizione politico-filosofica europea, eminentemente rappresentata dal contrattualismo di Thomas Hobbes – ma la parzialità, che spinge il singolo a privilegiare i legami di prossimità e di simpatia. Di conseguenza “il problema non più: come limitare gli egoismi e i diritti naturali corrispondenti. Ma come andare oltre la parzialità, come passare da una “simpatia limitata ad una “generosità estesa”, come dilatare le passioni, dare loro una estensione che non hanno di per se stesse. (Hume). Per Deleuze lettore di Hume, quindi, il vero rompicapo filosofico-politico non è tanto come superare gli egoismi attraverso una sintesi generale ed un sistema di limitazione (la soluzione del contratto di Thomas Hobbes) ma come inventare istituzioni o artifici in grado di spingere le passioni a superare, in maniera contingente e non universale, la loro parzialità, oppure a creare parzialità di tipo diverso. Al modello negativo della legge, che limita, si contrappone così il modello positivo (o affermativo) dell’invenzione istituzionale, della creazione di artifici sociali. (Nel nostro caso la libera comune università Com-uni-mappe).
-testo tratto da M.Guareschi: G.Deleuze popfilosofo -shake ed.





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ARTICOLO DELLO STATUTO CHE RIGUARDA LA COMUNE ACCADEMIA 

Articolo 11. Comune Accademia
La Comune Accademia è l’organo dell’Associazione predisposto per concretizzare i
fondamentali fini associativi, che sono principalmente legati all’offerta di momenti culturali,
di accrescimento del sapere, di formazione e socializzazione dell’insieme dei comunardi e
delle persone che si avvicinano all’associazione stessa. La Comune Accademia è coordinata
(chiamasi coordinatori/trici accademici/che) da un numero di esperti comunardi parificati al
Consiglio Organizzativo.
11.1 Definizione
La Comune Accademia (da adesso C A) nasce per iniziativa del C O che indice una assemblea
tra tutti i soci interessati a farne parte. Ne può far parte chiunque dei soci ne faccia richiesta
previo la consegna del proprio curriculum dove documenta le proprie conoscenze ed
esperienze.
Essendo la C A lo spazio di ricerca fondamentale, una volta definito si autogoverna, previo al
proprio interno della elezione dei coordinatori/trici accademici/che. Il fondamentale compito
di questi è organizzare le assemblee della C A e seguire i progetti in corsi secondo i tempi
stabiliti per la loro realizzazione.
Per la natura stessa del C A, chiamata a produrre eventi culturali di qualità e a far nascere dal
proprio seno i Dipartimenti della Conoscenza e dell’Esperienza, è opportuno che sia
composto da soggetti che abbiano esperienze e competenze specifiche in qualche campo del
sapere umano (non sono i titoli ufficiali a fare da discriminante, possono essere componenti
della C A un contadino che abbia alcuni anni di esperienza, così come artigiani e operai. Non
c’è separazione tra conoscenza ed esperienza, tra lavoro manuale e intellettuale).
11.2 Dipartimenti della Conoscenza e dell’Esperienza sono delle entità autonome nate in seno
alla C A che prevedono l’organizzazione del sapere, la ricerca e la proposizione di quanto
elaborato nel singolo ambito. Gli ambiti hanno, una volta raggiunta la dimensione operativa,
il compito di proporre corsi, piani di studio, gruppi di ricerca e quanto possa organizzare e
rendere fruibile il sapere abbracciato da quell’ambito; sempre nel quadro consapevole che la
conoscenza non è divisibile in maniera schematica ma si tocca ed è attraversata da un sottile
filo di congiungimento.
11.3 Responsabilità e risorse.
Con il termine responsabilità si intende l’assunzione consapevole e matura della vocazione
che si esprime dall’insieme dell’operato dell’Associazione, la serietà indirizzata a valorizzare
qualsiasi portato utile agli scopi associativi. Le risorse disponibili per la concretizzazione
dell’opera della C A provengono dalle entrate ottenute dall’Associazione, dalle attività

predisposte a questo scopo dal C O nonché dai proventi delle iscrizioni ai corsi messi in

essere dal C A stesso e dai Dipartimenti.
11.4 La C A si riunisce con cadenza decisa dai coordinatori/trici accademici/che e si avvale di
un sistema di scambio di contenuti e materiale vario (saggi, articoli, ricerche, relazione etc.)
attraverso una piattaforma telematica predisposta allo scopo. Lo stesso discorso vale per i
Dipartimenti una volta formalizzati. Qualsiasi allocazione di ulteriori risorse va concordata
con il C O e preceduta da una relazione.