COMUNIMAPPE

Assemblea
generale di comuni mappe 2014


“il sapere
può costituire una forma di resistenza in un mondo
 che riduce l’esperienza a
oggetto di rapido consumo”
 
(filosofa
Nicla Vassallo)

PREMESSA

COMUNIMAPPE è stato pensato innanzitutto
come luogo di scambio dei saperi e delle passioni ovvero conoscenza in
cooperazione per affermare desideri e bisogni comuni.
Saperi intesi nel senso lato del pensare pe(n)sante critico (ricerca,
attività di impegno sociale e civile, cooperazione) ma anche del fare leggero artistico
(musica, canto, fotografia, poesia, letteratura), o spensierato muscolare nei mestieri inerenti le attività
artigianali o la coltivazione degli orti e della terra.
Scambio o meglio dono di saperi e attività passionali nel segno
dell’impegno o dell’essere impegnati.
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Dopo un anno di attività è tempo di bilanci (veri) e di rilanci da
mettere in campo.

Assemblea generale di tutti i
soci
Ci vediamo sabato 15 marzo dalle 14 in poi (il caffè c’è)
Area ortiva di via Erbosa
(da via
Arcoveggio e sx via f.lli Bandiera e poi continuare per via Erbosa).
Come stabilisce lo statuto è tempo di cambiare e rinnovare le
cariche di responsabilità, è l’occasione per rivederci insieme per discutere e
progettare.
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Riflessioni
e note in preparazione dell’assemblea
BILANCI
Non è mancato in questo primo anno di vita  tra alti e bassi,
 il desiderio e il
piacere  di conoscere che si è
manifestato nelle nostre variegate attività culturali
ma anche di conoscer-ci
sia nei momenti di serena condivisione di opinioni e visioni della vita
e di mondo
 che in quelli  di  conflittualità che a volte  abbiamo incontrato e saputo attraversare  con  aspra gentilezza
Non è mancato in questo primo anno di vita  tra alti e bassi,
 il piacere di riattivare
desideri  di cooperazione culturale
, di analisi, di  ricerca fra noi e
verso altre realtà sociali del nostro territorio (la zona ortiva-erbosa,
bolognina sociale, banca del tempo, xm 24,  gruppo poete (donne e posia)
e  il piacere di  riattivare desideri di socialità altra
rispetto ad una quotidianità gretta e miserabile in  un universo sociale imploso , liquido e depresso
ma  anche di intravvedere squarci
di futuri  possibili  evoluzioni verso altre dimensioni  antropologiche  (di umanità e socialità gioiosa) ,
ecologiche (di spazi  di reciproca
cura  del vivente –natura e
paesaggi e delle città e beni culturali –intesi come organismi
ecologici-sociali) ,  tecnologiche(di
liberi accessi )  ed
economiche-sociali  ( ove
ipotizzare nuove attività di autoproduzione comune in varie direzioni  e nuove forme di giustizia sociale :distribuzione
di redditi  alle molteplici e
crescenti precarietà  e verso anche
quel mondo dei garnatiti che ormai garantitilo sono sempre di meno per la crisi
che erode ache questi diritti sociali acquisiti) al fine di garantire  la dignità di tutti e tutte ).
Pensare nuove alleanza sociali ma anche naturali –  capace di portarci fuori da questa  apocalisse  capitalista e liberista e che sappia valorizzare  e creare nuove relazioni naturali,
sociali  ed  interculturali (comunismo orizzontale e
sociale di liberi ed uguali e di differenti generi  sessuali)
Non è mancato in questo primo anno di vita  tra alti e bassi,
il desiderio di sperimentare  nuove forme di vita comune  al fine di 
delimitare l’arroganza, l’indifferenza,  la  sopraffazione di un individualismo proprietario imperante (capitalismo
finanziario e speculativo, monetarista e manipolatore e distruttore di ogni
forma di vita naturale e sociale).
Riflessioni, critiche
e proposte
E’ trascorso  un anno velocemente.
E’  giunto il tempo di fare un
bilancio delle molte nostre attività;
attività varie dal cinema alla filosofia, dagli orti alla
letteratura, dalla musica alle cene, dalla
psicoanalisi ortodossa alle psicoanalisi eretiche e relazionali, dalle nuove
forme della democrazia orizzontale  partecipata alla critica delle forme democratiche
verticistiche, dalle economie umane basate sulla reciprocità e la
cooperazione  alle economie  monetarie e mercantili indifferenti  verso le  forme sociali  e
distruttive di ambienti .
Le attività sono state attivamente
partecipate  con presenze discrete (partecipazione minima in ambienti
chiusi  più partecipate sotto gli
alberi degli orti) e variabili a seconda delle argomentazioni affrontate.
Siamo stati attraversati da  discussioni critiche, caotiche,  animate,   rumorose 
ma  tendenti  all’equilibrio che ognuno ha saputo
ricercare nell’ascolto  delle  ragioni “dell’altro” oltre che di
quelle  proprie miranti  ad affermare  dignità e verità, 
ma mai cedendo ad una piatta condivisione opportunistica  di quel noi-smo  distruttivo  –fatto di quel “noi” collettivo soffocante le minorità  le  individualità ( l’amor proprio di ognuno), ma neppure  miranti ad una rigida dogmatia
ortodossia narcisistica o  ego-i-smo che non riconosce il valore del vivere comune
o  il dolore e la gioia degli altri
(come il noi-smo costruttivo affermativo) .

Vorremmo che ci fosse da parte di ognuno ed ognuna una riflessione sincera,  critica e  costruttiva.
Desidereremmo – come  strutture organizzative 
di comunimappe e comuneaccademia – che i comunardi o i nostri associati quando  avanzeranno   le loro  nomine per partecipare all’auto-gestione queste non siano assunte
in forma fittizia (chiudere buchi) ma siano concretamente partecipate e  vissute con responsabilità.

Impegno  e progetti
Inoltre chiediamo ai comunardi 
di avanzare progetti da condividere più intensamente di quello che si è
fatto nelle  attività dell’anno precedente.  Ognun*  dei 
proponenti  il  progetto  deve farsi carico di esporlo alla comune accademia e di
assumersi  la responsabilità dei
contenuti  espressi  nelle istanze comuni  venerdì   e del
mercoledì   (tra le  19 le 22)  per
singole problematiche).  Il
mercoledì e  il venerdì perché
sono  le due sere  che ho chiesto all’Hub – serra 2/f  per CM (questo non vuole dire che
dobbiamo per forza fare qualcosa ma se un piccolo o grande gruppo vuole
attivarsi per realizzare progetti, lo spazio è disponibile.
Un sabato al mese(tra le 15 e le 24 ) invece potrebbe essere realizzato
come evento globale con discussione, cena 
ballo (gli orti su questo saranno un luogo ideale da primavera
all’autunno.
A proposito del nostro essere istituzione aperta  per statuto
Le istituzioni orizzontali  sociali  sono tali solo se garantiscono la socialità e  la libera espressione delle
individualità associate;
e  in quanto tali sono state sperimentate nel corso del tempo per
essere momento di delimitazione degli eccessi del potere di chi assume ruoli di
organizzazione ma soprattutto per realizzare bisogni e desideri comuni ;
il filosofo Deleuze riprendendo un
altro filosofo inglese Hume dirà che “le istituzioni sono una forma di seconda
natura –un ambito ed un abito – per dare forma alla nuda vita naturale ed
individuale; Deleuze prosegue dicendo cher se le istituzioni  non realizzano i bisogni sociali o
quelli che si possono realizzare solo in comune , esse  non si potranno  più ritenere  tali e dven teranno di fatto non-istituzioni.
Istituzioni sociali e orizzontali
al fine di  delimitare  possibili gruppi 
organizzativi che tendano a  degenera in burocrazia o tecnocrazia.
Istituzioni sociali e orizzontali
al fine di  delimitare gli ecessi individualisti  : il  “tiranno” che degenera 
in assolutistiche e totalitarie 
pretese;
Istituzioni sociali e orizzontali
  Al fine di  evitare emergenti  forme populistiche – nascostamente
autoritarie che si manifestano nella forma  della “democrazia degli ignoranti “;
 quest’ultima  forma 
occulta  di potere si
realizza quando  un popolo   “pensa”  di
operare in regime  di auto-governo  ma 
in  realtà  “è agito”,  si fa di fatto dirigere da un potere informale , da
un’oligarchia che agisce nell’ombra e nella “visibile”  informalità.
Per questo   tutte le forme di
autorganizzazione devono  andare
nella direzione dell’autogestione (rotazione delle cariche e costante
partecipazione ) al   fine di
far crescere una democrazia intelligente e responsabile o meglio dei cittadin*
itelligenti dei loro bisogni primari e secodari.
E’  importante conservare un luogo comune e formale ove si  discute e si prendono le decisioni e questo
luogo deve essere sempre aperto agli associati o comunardi  (indicando nel nostro caso-tempi e
modalità  nel sito ),  giorno e ora di convocazione delle
strutture orgnaizzative formali.
I giorni fissi aiutano a memorizzare :
è bene fissare un giorno alla settimana  per esempio -il martedi sera non solo per  gli incomtri delle strutture
orgnaizzative  ma anche per  permettere agli associati   ascoltare di contribuire  all’autogestione delle attività di Comunimappe
ma anche della Comuneaccademia .
Le attività è preferibile
programmarle anticipatamente – il mese prima per il mese dopo ( 30 giorni prima
) o  in via eccezionale  la settimana prima per l’altra (al modo
che trascorrono almeno 15 gg.)
Un sabato al mese come evento
globale :
a) per condividere  decisioni
b) per  condividere progettazione
c) per condividere saper i
d) per conividere  corpi sapori e gusti e profumi in cene
comuni
Nell’Assemblea  Generale  (penultimo sabato del mese febbraio o secondo sabato mese di
marzo) nomineremo le varie cariche per CM e CA  per l’anno  2014
Amore per
il sapere e buone argomentazioni per un’altra polis e per non perdere il
proprio sé .
 di Nicla Vassallo-filosofa teoretica
dell’Università di Genova
A
Dov’è finito l’amore per la
sapienza e per il sapere?
Dove sono finite le buone
argomentazioni?
In luoghi inaccessibli ai più, abitati da poche élite intellettuali,
che rifiutano l’imbarbarimento.
Oggi, a danno della nostra cittadinanza e umanità, insulti e volgarità dominano,
mentre  vengono disprezzate la
liberìtà di pensiero e di espressione,
libertà  che non
equivalgono a “penso ciò che voglio” e “dico ciò che voglio”,
bensi’ penso sulla base di buone 
“ragioni” e “sulla base di buone ragioni mi esprimo”.
Come reagire?
Con buona filosofia per analizzare il presente grazie a concetti
chiari, per far emergere i nostri errori, per uscire dalle trappole in cui
siamo precipitati.
(non solo ragioni ma anche buone passioni: nota mia)
B
Quando si fa politica nella convinzione
che occorre stregare i cittadini con ideologie fabbricate ad hoc, quando pure
valori falsati  vengono impiegati
per catturare consensi, il risultato non 
può non consistere in una durevole corruzione delle menti.
O meglio,  in un’allucinazione di cui si è al
contempo protagonisti  e vittime.
La filosofia purchè -ripeto  – buona filosofia, costituisce un
ottimo antidoto, se non fosse altro nel rimarcare il significato della verità
La buona filosofia appassiona
quei giovani che mirano a pensare in modo virtuoso senza ideologie, filosofie
ideologiste e populiste incluse. Con le ideologie di qualsiasi matrice si pensa
in modo indegno.
C
Ognun* di noi è unic*
Nessuno si riduce insipidamente
ad una femmina/donna o ad un maschio/uomo.
Ha  perduto il proprio sé chi si ostina a pensare e agire solo da
femmina/donna o da maschio/uomo.
Lei  mantiene un punto di vista diverso rispetto a quello  femminista italiano, perchè? 
(questa domanda  è tratta da un’intervista di Ernesto Milanesi il 4/2/2014 il
manifesto a Nicla Vassalli , come pure le altre parti di questro testo A,B, C))
Perché è  filosofia, per l’appunto,  ideologica nell’assumere che esistono
differenze significative tra i due sessi (femmina e maschio)  e tra due generi (donna e uomo):
spetta  alla scienza, non alla filosofia
stabilire le realtà e portata di questa differenza tra i due sessi,  biologiche e cognitive (ed io
aggiungerei  sociali ed
antropologiche per quanto riguarda le dominazioni patriarcali  ed eterosessuali   e di riflesso economiche,
politiche  sociali  sulle donne e sugli altri generi minori)
;
per di più,   l’idea che si dà un’essenza
femminile  e maschile non produce
alcunchè di positivo.
Un pregiudizio genera solo altri
pregiudizi portatori di inciviltà.
Così il nostro paese continuerà
a rimanere maschilista, come attesta il Global Gap 2012 che lo classiica
all’80/mo posto, preceduto da Cipro, Perù, Botswana, Brunei, Honduras, R. Ceca
e Slovacca, Kenya, Cina al 69/mo posto.
Decretare l’esistenza di due
sessi e due generi tra loro differenti 
crea il “giusto” humus, per cavalcare l’assoluta, benchè assurda,
complementarietà tra donna/femmina e maschio/uomo, per fomentare, quindi,
eterosessismo e omofobia, negare senza ragione il diritto ai matrimoni
same-sex(stesso sesso):
ed infine la ricchezza dell’identità personale ne
esce distrutta.
Ognun* di noi è unic*.
Nessuno si riduce insipidamente
ad una femmina/donna o ad un maschio/uomo.
Ha 
perduto il proprio sé chi si ostina a pensare e agire solo da
femmina/donna o da maschio/uomo.

Riflesisoni critche e proposte di pino de march per la Comune Accademia

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(anno 2013) – COMUNICATO –

L’associazione COMUNIMAPPE si amministra tramite un gruppo di quattro soci comunardi eletti dall’assemblea. Il Consiglio Organizzativo, eletto annualmente, amministra con spirito cooperativo l’insieme degli interessi e delle finalità. La carica di presidente viene abolita per dare avvio alla sperimentazione di una gestione condivisa dall’intero C O con assunzione temporanea dei componenti della carica di responsabile legale.
Per il 2013 i componenti del C O sono: Marinella, Claudia, Salvatore, Paolo.

Indirizzo e-mail: comunimappe@gmail.com

Altri organi fondamentali:

Tesoriere, responsabile risorse economiche scelto dal Consiglio. 

Garanti, sono tre comunardi chiamati a monitorare il lavoro svolto dall’intera associazione coerentemente con lo spirito dello statuto.
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Convocazione 1° assemblea soci.

Il consiglio organizzativo, in ottempernza a quanto prescrive lo statuto ha indetto la prima assemblea soci. Il Comitato Organizzativo ha deciso di indirla per via telematica, raggiungendo tutti i soci fondatori (unici titolari al momento chiamati a decidere) tramite una lettera elettronica (e-mail) ufficiale.

Quanto segue è il contenuto della lettera spedita a tutti i comunardi:
” Cari soci fondatori, 
voi avete dato vita ad una esperienza che incomincia a fare i primi passi. 
In questo primo mese di iniziative pubbliche abbiamo raccolto 40 richieste di nuovi soci. Il Consiglio Organizzativo, nelle persone di Marinella, Claudia, Paolo e Salvatore, accogliendo le nuove richieste ha osservato le pregiudiziali riportate dallo statuto. Si tratta comunque per lo più di persone conosciute personalmente e della cui affidabilità e qualità non ci sono dubbi.
Il nostro statuto prevede che sia l’assemblea ad approvare le richieste (art. 9.2 lett. h). Fino ad allora, cioè fino a quando non si terrà un’assemblea dei soci, i nuovi sono come in aspettativa. 
Viene dunque convocata la 1° assemblea soci, all’ordine del giorno c’è il solo punto dell’approvazione delle richieste di adesione dei nuovi soci
Per velocizzare la procedura e tenendo conto che alcuni non possono essere presenti (come Gaetano che vive a Bari e che salutiamo) il C O ha deciso di indire una votazione via posta elettronica. La procedura sarà comunque seguita da tutti gli accorgimenti affinché sia chiaro il voto di ogni socio fondatore.
Vi preghiamo dunque di rispondere a questa mail (premere il tasto rispondi) e di scrivere solo “approvo” oppure “non approvo” – ” l’ammissione di coloro che hanno fatto richiesta per aderire all’associazione Comunimappe”.
Le mail di risposta saranno archiviate, ad esse seguirà un verbale di assemblea che il CO provvederà a pubblicare sul sito (www.comunimappe.com ) alla pagina dedicata alle comunicazioni dell’associazione.
Per il Consiglio Organizzativo, il coordinatore temporaneo Paolo.”
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Tutto il grappolo di mail pervenute con oggetto “1° assemblea soci” sono state archiviate nella e-mail ufficiale dell’associazione (comunimappe@gmail.com) e sono disponibili per chiunque voglia visionarle.
Tutti i soci che ne avevano diritto hanno votato tranne uno. Tutti si sono espressi favorevolmente in riferimento all’unico punto all’ordine del giorno. Quindi tutti coloro che hanno fatto richiesta di adesione all’associazione sono stati accettati come nuovi soci comunardi.
Nessuno dei comunardi fondatori ha sollevato obiezioni sulle modalità di votazione tramite posta elettronica. La modalità scelta equivale dunque ad una ufficiale assemblea dei soci. Si è proceduto con questa modalità perché i votanti erano “solo” gli undici soci fondatori e non tutti presenti a Bologna. Ed anche perché la facilità del punto in o.d.g., e la vicinanza che ancora esiste tra vecchi e nuovi soci (vicinanza da intendersi come conoscenza diretta e in alcuni casi molto familiare) permetteva, senza stravolgere i passaggi formali, di facilitare una procedura necessaria alla continuità della vita dell’associazione, come l’approvazione delle richieste pervenute.
Invero Bruno e Margherita hanno espresso dubbi sulla loro possibilità di esprimere un giudizio difronte alla richiesta del C O così come era stata formulata. Bruno, in un sms scambiato con il coordinatore Paolo ha detto:
 “ho letto la mail relativa ai nuovi soci ma sinceramente non so cosa fare in quanto mancano i nomi delle persone che hanno fatto richiesta di iscrizione e quindi non sono in grado di esprimere un giudizio sulla loro ammissibilità. In ogni caso non mi va di giudicare con un voto pro o contro persone che non conosco”. Paolo ha fatto notare che per statuto bisogna che sia l’assemblea ad accettare i nuovi, inoltre la conoscenza può avvenire solo tramite frequentazione delle iniziative e non con un elenco di nomi spedito per posta. A questo punto, comprendendo che un tale atteggiamento poteva solo paralizzare l’attività dell’associazione, Bruno ha deciso di votare il punto all’ordine del giorno.
Margherita ha sollevato invece delle osservazioni più articolate, rimaste nell’archivio delle mail sopra citate. Non si ritiene qui necessario riprodurle, comunque la discussione è stata (sempre tra Margherita e Paolo) articolata e argomentata.

-Con dieci voti favorevoli su undici – uno non pervenuto, si dichiara approvato il punto all’ordine del giorno-

Verbale n° 1 – Bologna 28 febbraio 2013
Per l’assemblea e in rappresentanza del Comitato Organizzativo, il coordinatore temporaneo Paolo.

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PRELIMINARI PER LA COSTITUZIONE DI COMUNIMAPPE


Per tutto il mese di gennaio 2013 i soci fondatori hanno lavorato per la costituzione del progetto “comunimappe”:  (QUI)  la documentazione fotografica dei momenti salienti.

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